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Articles by Amy Boucher Pye

Scolpiti sul palmo della Sua mano

Durante i molti anni che Charles Spurgeon trascorse nella sua chiesa di Londra, nell’Ottocento, amava predicare sulla profondità di Isaia 49:16, verso che afferma che Dio ci ha scolpiti sui palmi delle Sue mani. Diceva così: “Questo testo dovrebbe essere predicato centinaia di volte!” Si tratta di un pensiero così prezioso che possiamo riprenderlo nella mente ancora e ancora.

La casa sulla Roccia

Dopo aver vissuto per diversi anni nella loro casa, i miei amici si accorsero che il loro soggiorno stava sprofondando: comparvero crepe sui muri e una finestra non si apriva più. Scoprirono che quella stanza era stata aggiunta successivamente, e non poggiava su fondamenta.

Vogliamo vedere Gesù

Mentre guardavo giù dal pulpito dove mi trovavo per pregare durante un funerale, notai una targa di ottone con sopra incise le parole di Giovanni 12:21: “Signore, vorremmo vedere Gesù”. Sì, pensai, erano parole perfette considerando come avevamo visto Gesù nella donna che stavamo ricordando con lacrime e sorrisi. Anche se aveva affrontato sfide e delusioni nella sua vita, non aveva mai abbandonato la sua fede in Cristo. E poiché lo Spirito di Dio viveva in lei, noi abbiamo visto Gesù.

Misteri difficili

Io e la mia amica facevamo due passi e intanto parlavamo del nostro amore per la Bibbia. Poi lei mi sorprese dicendo: “Oh, però l’Antico Testamento non mi piace così tanto. Tutta quella roba difficile, tutta quella vendetta . . . preferisco Gesù!”

Speranza nell’afflizione

Quando avevo 19 anni, uno dei miei amici più cari morì in un incidente stradale. Nelle settimane e nei mesi seguenti, mi pareva di camminare ogni giorno in un tunnel di dolore. La sofferenza per aver perso qualcuno così giovane e speciale appannava la mia vista, e a momenti faticavo a restare lucida su quello che succedeva intorno a me. Ero talmente accecata dal dolore e dal lutto che semplicemente non riuscivo a vedere Dio.

Il dono migliore

Mentre facevo le valigie per tornare a Londra, mia madre mi venne vicino con un regalo—uno dei suoi anelli che io avevo tanto ammirato. Sorpresa, le chiesi: “Come mai?” Lei rispose: “Penso che dovresti godertelo già ora. Perché aspettare la mia morte? Tanto non mi entra più comunque”. Con un sorriso, ricevetti questo dono inatteso, una piccola eredità che mi dà tanta gioia.

Sbloccato

Un ragazzo paralizzato dalla nascita non era in grado di parlare o comunicare. Eppure sua madre, Chantal Bryan, non si arrese mai e quando il ragazzo aveva 10 anni aveva trovato il modo di comunicare con lui con gli occhi e una lavagna. Dopo questo traguardo, la madre disse: “È come se si fosse sbloccato qualcosa; ora possiamo chiedergli tutto”. Ora Jonathan legge e scrive, anche poesie, usando solo gli occhi. Quando gli domandano come ci si sente a poter “parlare” con amici e parenti, lui dice: “È meraviglioso poter dire loro che li amo”.

Chiamato per nome

I pubblicitari hanno concluso che la parola che più attrae lo spettatore è quando pronunciare il proprio nome. Per questo motivo un canale televisivo inglese ha introdotto messaggi pubblicitari personalizzati nei servizi di streaming online.

Dio all’opera

“In cosa hai visto Dio all’opera ultimamente?” ho chiesto ad alcuni amici. Uno di loro ha risposto: “Io vedo come opera in me quando leggo ogni mattina la Scrittura; lo vedo operare perché sento che è con me ad ogni passo del mio cammino; perché realizzo che mi aiuta ad affrontare ogni sfida e provo gioia”. Mi piace questa risposta perché mostra bene come Dio sta vicino e opera nei cuori di coloro che lo amano, grazie alla Sua Parola e allo Spirito Santo che dimora in noi.